FIRST TIME di
Germana Blandin Savoia
“Alimentazione e
tumore: tra scienza e salute”
E’ il titolo del
grande evento svoltosi l’11 Novembre 2016 presso l’Aula Magna
delle Molinette di Torino. Una giornata di studio, condotta con
competenza ed entusiasmo da docenti e relatori.
Vari gli argomenti scientifici trattati, fino ad
arrivare alla correlazione fra l’assunzione di taluni cibi e lo
sviluppo di tumori. Attenzione ad esempio
se pensiamo di consumare la selvaggina per mangiare sano: siamo dei
poveri illusi. Gli animali selvatici sono indicatori dell’ambiente
inquinato, pertanto ingeriamo più diossina di quanto mai potessimo
immaginare!
Ricordiamoci che se l’ambiente è
malato, il cibo non è sicuro!
Anche nel latte il livello di diossina
può essere altissimo. Se invece volessimo andare a pescare, vi è da
segnalare un allerta per il pesce siluro che ha ormai invaso il
nostro paese. Le sue carni presentano una saturazione dei prodotti
chimici riversati nei corsi d’acqua, e se a questo, aggiungiamo che
il pesce siluro può vivere fino a 60 anni, allora il consiglio è:
starne alla larga!
E il cinghiale? Nel nostro
Piemonte, in questi prolifici mammiferi, sono state trovate dosi
ragguardevoli di cesio accumulate nei loro muscoli.
L’effetto tossico contenuto in alcuni
alimenti che ingeriamo, passa alla progenie!
Allora cosa possiamo mangiare, ancora?
E’ acclarato che il consumo smodato
di alcuni alimenti, contribuisce allo sviluppo di patologie tumorali.
Come pure è significativo il risultato negativo sui materiali a
contatto con gli alimenti.
Come ci possiamo difendere?
Le letterature scientifiche hanno
dimostrato che la prevenzione dei tumori, può essere in parte
attivata modificando le abitudini alimentari.
La priorità è, e resta, la
prevenzione.
Mangiare il giusto, leggere le
etichette, cucinare sano, non fumare, non abusare con l’alcool e
fare esercizio fisico con regolarità.
Non cercare su
internet le ricette per il vivere sano, bene, e a lungo ma affidarsi
ai medici, quando sintomi che non si accusavano prima, appaiono.
Affidarsi SEMPRE a chi può dare
informazioni corrette e complete. Porre la fiducia in chi ha studiato
per aiutarci a sconfiggere le malattie. Il medico specializzato in
dietetica, lavora in sinergia con l’oncologo, con lo psicologo,
farmacologo, dietista, infermiere; insomma, c’è un’intera
squadra pronta a fugare i dubbi che insorgono, con serietà ed
esperienza.
Allora qual è il messaggio che ci
portiamo a casa dopo una lunga giornata di studio?
Sicuramente la scienza deve proseguire
nella ricerca, per fornirci le risposte. Ma è indubbio che i medici
sono preposti a gestire quel patrimonio che si chiama “essere
umano” nella sua interezza. E
proprio perché è un patrimonio, --l’essere umano -- lo difendono
dagli aggressori patogeni e lo seguono in tutte le fasi necessarie a
superare le malattie manifestate. Vediamo di non dimenticarcelo!
12 Novembre 2016
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