lunedì 8 gennaio 2024

Quando un viaggio diventa un incubo...

 

QUANDO UN VIAGGIO DIVENTA UN INCUBO...

… Ero tanto desiderosa di ritornare in Egitto. Dopo quasi quarant'anni fremevo solo al pensiero di essere nuovamente lì.

Il fascino che aveva accompagnato quel viaggio, l'ho custodito fra i miei ricordi più cari ed era sempre bello riparlarne con la mia amica con cui avevo condiviso il viaggio.


Talmente bello che, trascinata da un'altra mia amica, mi sono ritrovata di nuovo in partenza da Roma per Alessandria d'Egitto.

Complice della sua intraprendenza, degli ottimi prezzi aerei e degli hotel egiziani, abbiamo scelto noi l'itinerario e ci siamo appoggiate ad una agenzia locale con sede in Luxor e Cairo per parecchie escursioni.

Per sceglierla come fanno quasi tutti ormai, per evitare delusioni e inganni, abbiamo consultato le recensioni dei turisti che ci hanno preceduto, ed erano tante, ma soprattutto molto positive.

Così positive che i guai sono iniziati sin da subito, o per essere precisi, sono iniziati subito dopo aver pagato in anticipo di tutti gli spostamenti scelti.

Vorrei partire con la narrazione di tutte le disavventure che questi signori ci hanno fatto patire, per poi consigliare come evitare questi imbrogli.


Tutte le escursioni ai templi avrebbero dovuto comprendere una guida che esplicitasse la lingua italiana in modo corretto e che fosse un egittologo, e così non è stato. In ben 2 escursioni su 5 la guida era in lingua inglese. Il che non sarebbe stato un problema, ce la caviamo con l'inglese ma per comodità avevamo scelto la guida in italiano. Il problema è che non ci è stato mai comunicato nulla circa il cambio delle guide affidate; tant'è che non sapevamo mai dove e come e il nome di chi ci avrebbe dovuto accompagnare. Da notare è, il fatto che, avevamo ovviamente pagato un extra per avere la guida in lingua italiana.


Per quanto riguarda le guide che ci hanno appioppato in italiano, tranne una, ci siamo ritrovate con persone con un italiano parecchio stentato e meno del basico, impreparate sulla cultura egizia, che ci hanno fornito dati storici sbagliati, e che per giunta non ci hanno accompagnato sui luoghi da visitare.

O meglio mentre ci accompagnavano in macchina/taxi, raccontavano una breve storiella di 10 minuti e appena arrivati sui siti si eclissavano da qualche parte all'ombra e noi eravamo sempre da sole per il tutto il resto della visita.

Uno su tutti: ha soggiornato al bar per tutto il tempo durante la visita alla Valle dei Re, forse già troppo stanco dopo averci fatto vedere una serie di cartoline di cosa era possibile vedere per non spiegare, cercando poi di rifilarcele, voleva convincerci ad acquistarle, peccato che fossero le stesse cartoline in bianco e nero che vendevano quarant'anni fa nei negozi di souvenir. Un individuo supponente, maleducato per l'intrusione in faccende personali, ma soprattutto bugiardo. Bugiardo perché quando abbiamo visto che alla Valle dei Re e al Tempio di Hatshepsut, le altre guide spiegavano davanti ogni tomba, ci siamo resi conto che la nostra guida ci aveva gabbato dicendoci che per loro era vietato accompagnarci!

Ogni giorno ci hanno fornito una guida diversa, e ogni giorno abbiamo avuto un problema!


Cercavamo il sito in cui sono incise alcune gesta che rappresentano l'esposizione di “alcuni trofei”

di guerra della battaglia di Quadesh, la guida non solo era all'oscuro della faccenda, ma non sapeva neanche fossimo nel sito giusto per trovarli!


Avremmo potuto spiegare noi a questi individui quanto c'è anche di singolare nella storia, come in questa di Ramses II.


La ciliegina sulla torta è stata l'annullamento del volo in mongolfiera sulla Valle dei Templi a Luxor, dopo averla prenotata ben prima che il viaggio avesse inizio e pagata in loco almeno una settimana prima (con la rassicurazione da parte dell'agenzia che il volo era stato prenotato per il giorno stabilito e che era tutto ok).

La sera prima, alle 18, mandiamo un sms all'agenzia per chiedere a che ora ci sarebbero passati a prendere per andare al campo volo, (eh già abbiamo praticamente sempre dovuto chiedere noi a che ora si sarebbero presentati ogni mattina e chi sarebbe venuto), ci viene risposto che stanno ancora aspettando che la compagnia della mongolfiera gli dia un orario.

Alle 8 del mattino seguente, cioè poche ore prima della partenza, dopo nostra richiesta ci è stato risposto che non era più possibile fare la gita perché non c'era più posto.

Ma come? Ci avevano tanto rassicurato, tutto era concordato nei minimi dettagli e poi? Come è che

di tutto apposto non è vero niente?

Del perché e del percome siamo state oggetto di questo disservizio ci siamo informate con chi di dovere e abbiamo saputo che le scuse addotte dall'agenzia erano menzognere, tanto per gradire!


Ah, come vi ho anticipato prima, appena abbiamo pagato il saldo all'agenzia, cioè il giorno seguente al nostro arrivo in Egitto, sono iniziati tutti i problemi possibili immaginabili.

La persona loro preposta quando ci ha ricevuto nella hall dell'hotel in cui soggiornavamo ha avuto un atteggiamento molto poco professionale, ma questo pur avendolo notato, all'inizio non ci è parso così grave, e invece era già segno di quanto ci avessero preso per il sedere!



Infine al Cairo e Saqquara abbiamo avuto l'ennesima fregatura! Ci hanno propinato una persona spacciata per egittologo, in realtà laureato in letteratura, che ci ripete le stesse cose minimo quattro volte per far vedere che la spiegazione dura molto, o forse pensa che siamo idiote e non capiamo la nostra lingua. La realtà è che lui non è preparato, dobbiamo cercarci all'interno del sito di Saqquara le cose più significative da vedere, visto che lui ci aspetta all'ombra e non ci accompagna come dovrebbe perché lo abbiamo già pagato. Ma la cosa più abominevole è che se incontriamo degli altri gruppi italiani, ripete come un pappagallo quello che è riuscito a carpire e sentire dall'altra guida! Del resto lui sa poco e a memoria, e non sa rispondere a nessuna nostra domanda. Meno male che la sera prima, avevo letto qualcosa su Saqquara, perché nel precedente viaggio non c'ero stata. Quindi, ho trovato io, le opere più rilevanti da fotografare. Direi che non ho aggettivi per definire l'operato di questi individui. Per non parlare poi della cosa più grave su cui hanno obiettato in molti: la mancia! Hanno avuto da ridire perché era bassa! Altro che mancia, calci nel posto dove il sole si rifiuta di battere, questo si sarebbero meritati.


A seguito delle nostre lamentele e della nostra insistenza nel fare qualcosa nel rimediare a tutti i problemi che ci hanno causato, l'agenzia ha poi accettato la nostra richiesta di visitare Dendarah, bellissimo tempio a un oretta da Luxor (mezza giornata ovviamente eh, sia mai!) con autista e guida che ovviamente non era la loro, difatti è stata la migliore fra tutte!



Ovviamente al rientro in Cairo, abbiamo cancellato 2 giorni di uscite programmate ed abbiamo inoltre scoperto che per loro un giorno di visita era di 4 ore e mezza giornata di visita era di 2 ore però ce l'hanno sempre fatta pagare come fossero il doppio delle ore. Al Cairo abbiamo impiegato ben 2 ore e mezza per chiudere definitivamente con questa agenzia, se si può chiamare tale. Gli ho detto che mi avevano disgustato, rovinato la mia permanenza in Egitto e che al mio rientro in Italia avrei scritto tutto quanto ci era occorso causato dalla loro inettitudine, dalla loro poca voglia di lavorare, dimenticando il principio fondamentale dell'accoglienza del turista. Finalmente trascorse quasi tre ore siamo riuscite a spuntarla sul rimborso che abbiamo preteso per 2 giorni di servizi pagati ma che non intendevamo più usufruire, dopo una sequela infinita di rimostranze da parte loro, alla fine è stato fatto.


Gente, non vi fidate di queste agenzie egizie che seguono troppi clienti per cui noi siamo solo un numero per loro!

E se proprio non potete farne a meno non fate come noi, procrastinate il pagamento del saldo all'ultimo giorno di permanenza nel Paese, in modo che dovendo aspettare i soldi avranno più riguardo nei vostri confronti, o almeno è da sperare!


Organizzate piuttosto tutto per conto vostro e non esitate ad appoggiarvi agli hotel locali che sono nel loro piccolo delle mini agenzie con prezzi decisamente più abbordabili e che avranno solo voi da “coccolare”.

Infatti parecchio amareggiate dall'esperienza con la grossa agenzia, le restanti escursioni le abbiamo prenotate giorno per giorno con i proprietari degli hotel.

Quindi abbiamo poi appurato che l'agenzia faceva apparire i loro costi, come apprezzabili, quando non lo erano affatto! Lo abbiamo constatato con persone del luogo, come il sig. Osama proprietario del Queen Hotel a Giza, il sig. Mohamed tenutario di Villa Sunrise a Luxor e il sig. Montasser ad Assuan che offrivano pacchetti escursioni ad un prezzo decisamente più concorrenziale dell'agenzia da noi malauguratamente scelta.



Le visite ai templi purtroppo sono in contemporanea ai turisti di altre 8 o 10 navi, durante la navigazione sul Nilo.

Devi fare la fila per comprarti il biglietto per ogni tempio che incontri durante la navigazione, gli altri avevano le guide che provvedevano, noi no!

Il peggio è stato a Kom Hombo, spintonati, ammassati, un carnaio indicibile per una sola ora di visita quando ne occorrerebbero almeno tre!





Di questo mi sono lamentata con altri turisti, perché quando ero stata in Egitto io, avevo tutto programmato dall'Italia, con una seria agenzia italiana accompagnate da un'egittologa dalla partenza e per tutta la permanenza in Egitto. Nessuna fila, nessun ingorgo umano, anzi avevamo avuto allora la splendida fortuna di visitare Abu Simbel da sole! Peccato che a quei tempi era vietato fare le foto dentro ai templi, non erano ancora stati inventati i cellulari, si usavano le macchine fotografiche e il flash era ovviamente bandito.


Oltre tutto questo, parlando invece del territorio, ho notato che in ogni agglomerato urbano, l'immondizia viene gettata lungo le rive dei fiumi e fatta bruciare, un fumo denso e acre li avvolge. Ti accorgi che arrivi in un centro abitato quando la gola inizia a bruciarti e l'aria è irrespirabile. Branchi di cani e anche greggi di pecore e capre rovistano fra i rifiuti. C'è ogni genere di immondizia, ma soprattutto plastica e persino resti di elettrodomestici. Molti rifiuti invece vengono gettatati dai piani alti finendo sui tetti sottostanti.


Nessuna strada si salva dagli escrementi animali.

Gli animali vengono picchiati e frustati davanti a tutti. Ho visto alle Piramidi cavalli magrissimi che slittavano in discesa sull'asfalto col rischio di spezzarsi le zampe e i loro conducenti continuavano ad accanirsi su di loro. Mi ero già rifiutata in passato di salire sui calessi offerti alla clientela dei visitatori, ma ora ho visto troppa crudeltà e questo non è un buon biglietto da visita per nessun Paese al mondo.

Che dire? Non voglio che passi il messaggio che per colpa di pochi arraffoni presuntuosi, l'Egitto appaia meno invitante di quanto lo è. Senza dubbio è importante visitarlo per quello che è rimasto dell'Antico Egitto e per quello che ancora non si è scoperto. E' uno scrigno senza fine. Certo è, che vivamente consiglio di non appoggiarsi ad agenzie del posto che appaiono con il massimo dell'offerta e che invece non danno neanche il minimo del minimo che il turista richiede.


Ho imparato che non mi fiderò più delle allodole, il viaggio lo organizzeremo da sole, portandoci persone competenti con cui vivere una bella esperienza, perché questa ci è stata rovinata. Ed è giusto divulgare il loro cattivo operato. Non si può tacere, perché il servizio pagato non è stato quello che ci hanno riservato.


Mi ci è voluto più di un anno per digerire tutto il disappunto che mi hanno fatto inghiottire!


Tutti questi disagi però non mi hanno privata della voglia di ritornare in un futuro, sicuramente prima che passino altri quarant'anni.

Ci sono le nuove tombe scoperte in questi giorni a Saqquara da una squadra di archeologi ed egittologi fra cui il nostro direttore del Museo Egizio di Torino. E poi come dice il Prof. Zhai Hawass, la maggior parte dei tesori deve essere ancora scoperto.

Quindi auspicando che a breve siano divulgate le nuove scoperte e che finalmente sia operativo il nuovo Museo del Cairo, io ritornerò.




Alexandria, 26 Novembre 2022