venerdì 17 maggio 2019

I migliori vini italiani 4-5-6 Maggio 2018




FIRST TIME di Germana Blandin Savoia
Dietista autrice blogger


I MIGLIORI VINI ITALIANI 4-5-6-MAGGIO 2018


Le languide colline creano un paesaggio unico al mondo, disposti in filari i vitigni su di esse formano trapezi e poi triangoli e rettangoli che intervallati da chiari sentieri ci inducono a pregustare il nettare che dai ricchi acini d’uva riempiranno i nostri calici.
E’ con piacere che rinnovo la mia visita all’evento presso il salone delle Feste dei Principi di Piemonte in Torino dove i Migliori Vini Italiani vengono premiati. La rassegna comprende 30 espositori del Piemonte, Liguria e Val d’Aosta che mettono a disposizione circa 150 etichette. Organizzato dal Dott. Luca Maroni, con il contributo di Claudia Caporale, che ha scelto ancora Torino, per valorizzare questo enorme patrimonio chiamato Vino.
Non sto a raccontarvi del disciplinare, o della sostenibilità ambientale, voglio invece raccontarvi delle storie delle famiglie che s’intrecciano con i terreni in cui sono vissuti e vivono tuttora, e dove anno dopo anno, tutti si sono presi cura con rispetto e onestà nel coltivare con l’amore che contraddistingue queste persone, i loro appezzamenti.
Mi soffermo su tre case produttrici, ogni anno differenti.
Questa volta tocca alla famiglia Balocco che dal 1878 si dedica alla viticoltura con l’etichetta: “Collina San Ponzio”, contraddistinta dallo stemma in cui una semi corona di alloro custodisce un armigero dallo scudo crociato bianco in campo rosso. Ma al di là di questa descrizione ci riceve un giovane che con esaurienti parole ci conduce nella sua terra dove i rossi la fanno da padrone e fra i bianchi assaggiamo un fantastico Roero Arneis Docg. Ci fa piacere sapere che lui è uno dei due fratelli, giovanissimo, che porta in alto i suoi vini e ci spiega come le moderne tecniche aiutano a preservare l’aroma tipica delle sue uve.
E sempre di tecnica ci continuiamo ad occupare con i titolari dell’azienda della famiglia Olivero che dal 1950 inizia con una produzione mista di frutteti, vigna e campi di cereali, per poi dedicarsi solo alla vigna nel 1970. Moglie e marito che insieme si occupano della gestione della “Antica Cascina dei Conti di Roero” dove assaporiamo uno Spumante Extrabrut San Giovanni Millesimato, degno della tavola di un re! Peccato che Luigi XIV non sia un contemporaneo, perché sicuramente ne avrebbe goduto delle piccole bollicine che risalgono le coppe offerte, insieme ai suoi innumerevoli ospiti.
Bello vedere la sinergia di questi due coniugi volti ad avere solo il meglio dalle loro terre, e che unite con la saggezza delle novità introdotte, accrescono la particolarità dei prodotti da offrire ai clienti.
Ultima degustazione, un’azienda che produce in Piemonte dal 1887, si tratta della “Tre Secoli”, dove il direttore generale in persona Elio Pescarmona, nonché enologo e titolare, ci ha illuminato sulla sua produzione. Abbiamo imparato ad esempio che nel mondo sono solo 1000 gli ettari coltivati a Brachetto e la sua azienda ne possiede 104! Non male! Dalle sue parole traspare l’orgoglio di appartenere ad una famiglia che affonda le radici all’ombra dei pampini e dentro le botti o le barrique affina la sua anima gentile che si schiude in ogni bicchiere di vino rosso o bianco che offre agli astanti.



Ma poi non si parla solo di cantine e cantinieri, ma del cibo e della vita che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, a questo si alternano in un piacevole dialogo persino i luoghi comuni in cui si è fatto il militare. Chi era “nel Genio” e chi era “negli Alpini” e le caserme di Cuneo e di Pinerolo riaffiorano fra le coppe riempite di un “Cuvée Rossa Roseé Brut” o di un “Acqui Docg Rosé Brut”. Il primo da uve Albarossa riposa 9 mesi in attesa di lanciare i suoi profumi nel bicchiere, il secondo da uve Brachetto di cui conserva l’amabile aroma e dopo lascia sgusciare moderne bollicine nel perfetto stile rosé.
Questo è tutto per quest’anno.
Ovviamente le cantine sono aperte alle visite durante le quali i proprietari vi illustreranno tutto quello che c’è da sapere e che per ovvi motivi di spazio sul giornale ho dovuto riassumere.
Quindi appuntamento al prossimo anno con altre novità da bere e sorseggiare insieme!


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