venerdì 17 maggio 2019

Castagne


FIRST TIME di Germana Blandin Savoia
Dietista autrice blogger

Castagne
La giornata piovosa di oggi mi ha ricordato le buone caldarroste, per questo oggi vi parlo delle Castagne.
Sono il frutto dell’albero Castanea sativa, una pianta longeva che può raggiungere anche i 35 metri di altezza. Conosciute e consumate dai montanari, rappresentavano nei tempi passati circa il 70% della loro dieta, perché erano a costo zero, e facendole seccare garantivano una riserva di cibo per tutto l’inverno. Ora cambiati i tempi, le castagne non costituiscono più un elemento basilare per una dieta.
Certo è, che questo piccolo frutto, riserva grandi sorprese a livello di nutrimento. Contiene molta acqua e pochissimi grassi, minerali come il fosforo, zinco rame, magnesio e potassio, vitamine A, vitamine del gruppo B, vitamina C; e anche molti degli aminoacidi essenziali.
Analizziamo dal punto di vista dei suoi componenti, l’utilità nel consumare le castagne. Partiamo dalla vitamina C, importante per il nostro organismo per diversi aspetti: la sua introduzione favorisce la produzione di collagene che è quella proteina che rende la pelle elastica, quindi il consumo di castagne ci può aiutare ad avere una pelle più fresca e qualche ruga in meno! La vitamina C è un antiossidante, in ultimo non va dimenticato il potere che esercita sul sistema immunitario, rendendolo più forte, quindi più resistente alle infezioni.
Le vitamine del gruppo B ci aiutano a mantenere sano l’equilibrio nervoso, coadiuvate dal fosforo aiutano a costituire il sistema nervoso.
Fra i minerali va menzionato il potassio che rinforza i muscoli, il magnesio che agisce sulla rigenerazione dei nervi e lo zolfo che agisce come antisettico e disinfettante.
Alla luce di quanto sopra scritto, le castagne sono da considerare come valido aiuto per chi deve riprendere le forze dopo un’influenza, e per la stanchezza cronica. Indicate per tutti, e in particolare modo per i bimbi e gli anziani. Facilmente digeribili, se ben cotte, vengono consigliate nei casi di anemia e inappetenza; la ricchezza di fibre contenute è importante per la funzionalità del nostro intestino.
Saziano e non ingrassano. L’alto contenuto in fibre ci comunica sazietà, le fibre abbassano il livello di colesterolo cattivo LDL e aumentano il livello di quello buono HDL. Tener presente inoltre che un’alimentazione ricca di fibre e acidi grassi monoinsaturi aiuta a prevenire malattie cardiache come l’infarto e l’ictus.
Esistono anche le controindicazioni: poiché sono molto ricche di amido, ribadisco che devono essere cotte molto bene, altrimenti risultano indigeste; per cui chi ha già problemi di colite o di fegato non ne abusi.
Va menzionato infine che: non contengono il glutine, quindi anche i celiaci le possono consumare.



21/11/2016

Nessun commento:

Posta un commento