FIRST TIME
di Germana Blandin Savoia
Dietista autrice
blogger
Castagne
La giornata piovosa di oggi mi ha
ricordato le buone caldarroste, per questo oggi vi parlo delle
Castagne.
Sono il frutto dell’albero Castanea
sativa, una pianta longeva che può raggiungere anche i 35 metri di
altezza. Conosciute e consumate dai montanari, rappresentavano nei
tempi passati circa il 70% della loro dieta, perché erano a costo
zero, e facendole seccare garantivano una riserva di cibo per tutto
l’inverno. Ora cambiati i tempi, le castagne non costituiscono più
un elemento basilare per una dieta.
Certo è, che questo piccolo frutto,
riserva grandi sorprese a livello di nutrimento. Contiene molta acqua
e pochissimi grassi, minerali come il fosforo, zinco rame, magnesio e
potassio, vitamine A, vitamine del gruppo B, vitamina C; e anche
molti degli aminoacidi essenziali.
Analizziamo dal punto di vista dei suoi
componenti, l’utilità nel consumare le castagne. Partiamo dalla
vitamina C, importante per il nostro organismo per diversi aspetti:
la sua introduzione favorisce la produzione di collagene che è
quella proteina che rende la pelle elastica, quindi il consumo di
castagne ci può aiutare ad avere una pelle più fresca e qualche
ruga in meno! La vitamina C è un antiossidante, in ultimo non va
dimenticato il potere che esercita sul sistema immunitario,
rendendolo più forte, quindi più resistente alle infezioni.
Le vitamine del gruppo B ci aiutano a
mantenere sano l’equilibrio nervoso, coadiuvate dal fosforo aiutano
a costituire il sistema nervoso.
Fra i minerali va menzionato il
potassio che rinforza i muscoli, il magnesio che agisce sulla
rigenerazione dei nervi e lo zolfo che agisce come antisettico e
disinfettante.
Alla luce di quanto sopra scritto, le
castagne sono da considerare come valido aiuto per chi deve
riprendere le forze dopo un’influenza, e per la stanchezza cronica.
Indicate per tutti, e in particolare modo per i bimbi e gli anziani.
Facilmente digeribili, se ben cotte, vengono consigliate nei casi di
anemia e inappetenza; la ricchezza di fibre contenute è importante
per la funzionalità del nostro intestino.
Saziano e non ingrassano. L’alto
contenuto in fibre ci comunica sazietà, le fibre abbassano il
livello di colesterolo cattivo LDL e aumentano il livello di quello
buono HDL. Tener presente inoltre che un’alimentazione ricca di
fibre e acidi grassi monoinsaturi aiuta a prevenire malattie
cardiache come l’infarto e l’ictus.
Esistono anche le controindicazioni:
poiché sono molto ricche di amido, ribadisco che devono essere cotte
molto bene, altrimenti risultano indigeste; per cui chi ha già
problemi di colite o di fegato non ne abusi.
Va menzionato infine che: non
contengono il glutine, quindi anche i celiaci le possono
consumare.
21/11/2016
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