FIRST TIME di
Germana Blandin Savoia
Dietista autrice blogger
Porte aperte. Menti aperte. Dubai ti
accoglie così.
Una visita al centro culturale della
città chiarisce le idee sul loro vivere, diverso dal nostro.
Colpisce molto
il fatto che qui le donne non sono obbligate a indossare quelle
tuniche nere, ma lo fanno per loro libera scelta, e soprattutto nel
rispetto della loro famiglia e delle tradizioni. Il nero le copre e
non lascia vedere né le forme del corpo, né è trasparente. Gli
uomini vestono di bianco, con il tradizionale abito lungo.
L’accoglienza e l’integrazione appaiono subito fondamentali per
questo Stato. Tutti sono i benvenuti, tutti sono rispettati. Ma tutti
devono rispettare le regole e le leggi imposte. Nelle stazioni degli
autobus la Polizia distribuisce dépliant con le norme da rispettare
sull’uso sicuro dei trasporti pubblici in Dubai. In ogni fermata
metro c’è un presidio di Polizia, due carrozze della metro sono
esclusivamente per le donne e bambini/famiglia.
Lo
stile di vita islamico ha regole precise e si è invitati ad
osservarle: spalle e gambe devono essere coperte anche durante
passeggiate e gite. Non sognatevi di allontanarvi dalle spiagge o
dalle piscine in costume: è vietato.
Non viene venduto, né consumato
alcool, se non nei locali che hanno la licenza di poterlo fare. Ma è
vietato alzare il gomito. Chi viene trovato in stato di ebrezza deve
fare i conti con la giustizia e la prigione.
Non lasciate cadere neanche per sbaglio
un pezzetto di carta: enormi cartelli rammentano la multa comminata
se si sporca il suolo pubblico.
Del resto il proverbio recita: “Paese
che vai, usanza che trovi!”.
Ma Dubai non è solo regole, è il
lusso sfrenato, è il potere che si erge da ogni grattacielo
costruito o in costruzione. Tutto è all’ennesima potenza. Vanta
il grattacielo più alto al mondo: 828 metri, a breve la costruzione
della ruota panoramica più grande e alta nel mondo; e per finire
un’altra isola artificiale strappata al mare del Golfo Persico
delle dimensioni di Hong Kong!
E pensare che fino a 60 anni fa, Dubai
era poco più che un accampamento di Beduini e chi stava sul mare era
pescatore di perle. Poi la scoperta del petrolio e del gas hanno dato
il via ad uno Stato in cui il reddito pro-capite è fra i più alti
del mondo. Il deserto viene cementificato in una corsa incredibile.
Chilometri di sabbie finissime sono ormai giungle di cemento dove
tutti i più significativi grattacieli del mondo sono riprodotti. Il
clima sta cambiando, lo smog copre Dubai dalle prime luci dell’alba
e s’allunga su essa fino al tramonto. Non è la nebbia che sottrae
alla vista la cima del Burj Khalifa ma lo smog che lo raggiunge. Del
resto dalle 4 del pomeriggio fino a tardi la sera, le 8 corsie per
ogni senso di marcia sono intasate da un traffico bestiale!
Costruire magari delle ferrovie? No.
Antiquato sistema. Meglio usare le auto. Ogni minuto decollano e
atterrano più di dieci aerei. Dubai è soprattutto una meta
turistica. I turisti sono condotti nel deserto per una cena berbera
in ambienti ricostruiti, poi vengono fatti navigare nei canali
artificiali, portati nei centri commerciali più esclusivi dove le
compere sono d’obbligo, oppure in visita ad artefatti villaggi con
le torri del vento, dove le botteghe vogliono apparire genuine. Qui
nulla è veramente originale. Tutto è importato e copiato. Dal luogo
in cui si può sciare con 50° in esterno, al mercato dell’oro e
delle spezie, dove i veri “suk” sono stati sostituiti da negozi
chiusi da serrande o da ante di legno. Forse i turisti saranno ancora
per anni i protagonisti della città. Cento milioni di visitatori per
citare gli ultimi dati. Certo è, che magari passeranno altri 30 anni
con questo frenetico e voluttuoso desiderio di costruire per stupire.
Ma poi, quando più nessuno avrà desiderio di visitarla, cosa
resterà? Il deserto forse si riapproprierà dei territori usurpati e
allora saranno di nuovo le dune a svettare contro il cielo, in attesa
che il sole si adagi sulla calda sabbia scomparendo all’orizzonte
per creare quella suggestiva magia che ci riporta alla mente la
principessa Shahrazàd protagonista di “Mille a una notte”.
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