venerdì 17 maggio 2019

Kuniyoshi







FIRST TIME di Germana Blandin Savoia
Dietista autrice blogger
KUNIYOSHI

Con Kuniyoshi ritorno a parlare di arte.
A Milano presso il Museo della Permanente per la prima volta in Italia vengono esposte le sue opere.
Sono 165. Un curato allestimento: l’ottima luce mette in risalto la policromia e il delicato tocco dell’autore.
Se penso che è nato nel 1797 pare impossibile che precorra i tempi del surrealismo di Tanguy e delle visioni di Escher. Oso ed azzardo a dire che alcune volte sembra l’antesignano di Picasso.
Usa la tecnica della silografia policroma. Generalmente la si vede in bianco e nero o al massimo tre o quattro colori. Qui troviamo tutta la tavolozza esposta.
Minuzioso e preciso all’inverosimile, i suoi componimenti per svolgersi a volte coinvolgono l’uso di più fogli.
E’ eccezionale nel realizzare questa tecnica. Va aggiunto anche che l’enorme inventiva genera la sua peculiarità per cui viene collocato dai critici d’arte come: “Maestro visionario del mondo fluttuante”.
Questa mostra raccoglie le sue opere provenienti da ogni parte del Giappone.
Il percorso si snoda in 5 tematiche: “Beltà, Paesaggi, Eroi e guerrieri, Animali e parodie, Gatti”.
Divenuto famoso per aver illustrato un best-sellers pubblicato alla fine del ’700 in Cina e Giappone dove ha dato forma ai 108 eroi della saga che da noi è poi stata edita con il titolo: “I briganti”.
Guardare i suoi capolavori significa immergersi in un mondo lontano dal nostro ma fascinoso.
Osservare la dovizia di particolari, la perfezione raggiunta mi ha trasportato in mezzo alla sua fantasia e ne sono rimasta soggiogata e avvinta.
Le scene surreali o l’animazione degli dei, la potenza dei guerrieri o la forza della natura, mi ha catturato e immersa in posti che magari non visiterò mai, ma che mi porterò nei ricordi e conserverò le sue visioni per sempre.

Alla prossima.

Nessun commento:

Posta un commento