domenica 29 gennaio 2023

NAPOLI E HO DETTO TUTTO.

 

                                                    Napoli e ho detto tutto.

Ogni tanto ci ritorno. E' come una calamita questa città, mi attrae, mi cattura, mi piace tanto.

Non sono provvida nello spargere consigli, devo dire però che fare una gita a Napoli in mezzo al “burdel”, lì nella confusione del quotidiano vivere, strappa sempre un sorriso e mette di buonumore.

Sarà che sono di parte perché ho Napoli nel cuore, sarà perché incontro sempre meravigliose persone che poi mi porto dietro nella vita, sarà forse anche perché Napoli è magica come me e noi “ci capimmo!”.

L'attesa del viaggio è una delle cose che prediligo.

Mi faccio mille film, parto con un progetto sui luoghi nuovi da vedere, questa è la quinta volta che scendo a Napoli, pensate che per l'occasione mio marito mi ha regalato una splendida guida del Touring Club Italiano, tant'è che mi sento come il giramondo inglese Michael Portillo che ispirato da una vecchia guida turistica intraprende lunghi viaggi a bordo di treni fino a raggiungere le città che intende visitare.

E già mi vedo in giro per la città con il rosso libro sotto il braccio per aprirlo poi dinanzi ai monumenti e leggere quanto più si deve sapere sulle opere tutte.

Parto da Torino alle undici e alle diciassette e trenta sono già nel B&B che ho prenotato. Detto così, sembra che il passare del tempo sia stato come il soffio che fanno le lancette delle ore che girano sul quadrante di un orologio.

Affacciata per tutto il viaggio al finestrino, gusto i paesaggi che passano velocemente dietro il vetro.

Dolci pendii coltivati. Vacche accovacciate a ruminare, greggi intente a brucare erba sempre verde, visto che qui il gelo non è arrivato e i pascoli sono attivi tutto l'anno.

Aspre rocce spuntano, sono cave, lasciano a nudo il loro interno. Poi gallerie, infinite gallerie.

Cerco di sorprendere un'altra volta un cervo reale sopra la collina prima di Roma.

La nebbia bassa non aiuta e avvolge come un velo quasi tutto il visibile. Ecco però che quando si dirada appaiono le morbide colline adagiate ai bordi delle piane come a proteggerle tutt'intorno. Le nuvole diventano sempre più a strati scuri e in lontananza piove già a dirotto. 

Lecci, pioppi, pini, guardo fuori e quando li riconosco loro sono già scomparsi al mio sguardo. Il treno è veloce, mi godo lo spettacolo che la natura offre. Ora i filari, i cavalli, e chissà quanti altri animali sono nascosti nel folto della vegetazione.

Il treno oggi è stato un po' come Ryanair che parte in ritardo e poi arriva prima del dovuto e questo mi rende felice perché finalmente sono arrivata a Napoli!

Napoli è colore, frastuono, gentilezza e cortesia.

Godiamoci tanta bellezza!


Comincio con l'elogiare la proprietaria di “Vico 18 Milano, dove al quarto piano dello stabile si trova il nostro alloggio. Lo chiamo alloggio perché la signora Marica ci ha fatti sentire a casa. Lei è giovanissima, ha solo 25 anni ma sa che la cura del cliente è il fondamento per la sua attività imprenditoriale. Un luogo pulitissimo innanzitutto! Una ricca colazione, accompagnata da una bella chiacchierata comprensiva di informazioni turistiche (che non è poco), caffè fatto con la moka, su mia richiesta personale, visto che nel gustare il caffè appena alzata, mi sento molto napoletana. Altrimenti mi sento “inzananuta” per tutta la giornata! Amo il dialetto, la lingua napoletana ricca di suoni onomatopeici mi piacciono assai, assai!

Per ritornare all'argomento dell'alloggio, devo aggiungere che è vicino alla stazione centrale, quindi comodo ai mezzi pubblici. Credo solo di dover aggiungere che lo consiglio vivamente!

Ma Napoli pregna di storia, di vissuti celebri, è anche buongustaia, quindi vale la pena scoprire i ristoranti dove il marito si è trovato particolarmente bene.





Ed ecco che cerchiamo posto da “Signora Bettola”, un bel locale ricavato in una antica stalla dove sono rimaste le mangiatoie in pietra degli animali e gli anelli in ferro dove venivano assicurate per la notte. Abbiamo mangiato bene, sono dovuti i complimenti ai cuochi.

Un altro bel locale di cui vi voglio parlare è la “Trattoria da Pasqualino” nei pressi di Porta Capuana.


Cibo squisito fatto al momento vi assicuro, perché dal mio tavolo avevo visione della cucina. Gestito da due fratelli e una sorella, la signora ai tavoli, un fratello in cucina, l'altro fra cucina e tavoli. Sono riusciti a portare aventi la tradizione culinaria della loro famiglia, in semplicità. Ho mangiato una burrata con il pomodoro, melanzane, polpette al sugo e con queste per la prima volta nella mia vita ho “fatto la scarpetta al ristorante”! Ero talmente stupita di me stessa che l'ho detto alla signora che è stata contenta perché ho apprezzato la loro cucina.

Fanno il distinguo oltre al buon cibo, di cui ho già detto, la cordialità, la pulizia e i prezzi onesti si aggiungono al resto. Vivamente indicato.


Ed ora è giunto il momento di raccontare dove sono stata, ma soprattutto cosa ho visto! Per girare in città comodamente seduti prendo sempre il bus, così posso apprezzare scorci che usufruendo della metro andrebbero persi. Quindi il sabato mattina da piazza della stazione abbiamo deciso di andare all'Eremo dei Camàldoli. Dopo il primo autobus con tappa in Piazza delle Medaglie d'Oro ecco che il secondo bus porta nei pressi dell'Eremo.

Ci si arriva da una porticina a destra della chiesa poi si percorre un viale che da un lato circonda gli orti e la vigna del monastero, dall'altra altissimi robusti lecci svettano creando una profonda ombra su esso, tanto da renderlo “muschioso”.








E' un posto incantato, dove la città si apre e si distende come un pizzo riccamente lavorato e da lì la vedi tutta. Lo spazio visivo abbraccia un esteso panorama che raggiunge oltre il golfo di Napoli, quello di Pozzuoli e Gaeta, Ischia, Baia, i Campi Flegrei.

E' spettacolo puro. La prossima volta visiterò l'Eremo dove sono custodite opere di mirabile bellezza!



La mia speciale considerazione per Napoli è dovuta per tutto quello che mi offre ogni volta, ed è sempre tanto. Chiudo in me ogni ricordo di questa gita ma condivido con voi le sensazioni vissute e vorrei farvi sentire anche il profumo di sfogliatelle appena sfornate o della pizza che qui in ogni via del centro potete sentire.

Grazie! Alla prossima!


Napoli, 14 Gennaio 2023