FIRST TIME di Germana Blandin Savoia
BURBERRY
La nostra settimana della moda di
Londra è iniziata in anticipo perché sabato 15/09/2018 i saloni di
Burberry si sono aperti al pubblico dopo un lungo periodo di chiusura
per ristrutturazione. Tutto ora è color miele e abbraccia tutte le
sfumature del beige. Hanno aperto i battenti mettendo in luce e in
chiaro gli ambienti sconosciuti alla platea, dove un tempo c’era il
proscenio e dove ampie sale laterali si palesano. Scale a scendere e
a salire fino all’ultimo piano dove si gode la vista della
sottostante Regent Street.
Piccole collezioni in mostra in
anteprima solo per un giorno dove nuovi disegnatori emergono con le
loro creazioni sugli scaffali, dalle borse ai foulard ai soprabiti,
alle scarpe. Pochi oggetti raffinati come tutto quello che
contraddistingue questo noto marchio inglese. Dietro le quinte però
adesso c’è il lavoro di un gruppo italiano a cominciare dal
Direttore Creativo Riccardo Tisci all’Amministratore Delegato. Ed è
proprio il Direttore che scavando negli archivi ha trovato e
riproposto alcune stampe e ha dato vita a quello che sembrava
appartenere solo al passato. Ora il nuovo motto d’azione è: non
buttare via nulla ma riciclare.
E ci torna in mente l’articolo letto
tempo fa in cui si spiegava che gli oggetti invenduti andavano al
rogo. Triste e arrogante agire, una realtà che non sarà mai più
attivata.
Anche se non ci siamo subito presentate
come autrici, veniamo accolte come milionarie a cui si offre una
coppa di champagne, ma forse è solo per restare in tema con i colori
indossati dal nuovo scenario che abbraccia tutte le tonalità offerte
dalla nuance.
Veniamo condotte quasi per mano tanta è
la gentilezza di chi ci accompagna a scoprire gli ambienti di quello
che un tempo è stato teatro divenuto poi un cinema dove una
bellissima cupola centrale svetta e si fa ammirare per la sua vetrata
con una stella centrale inclusa. Ci invita inoltre a contemplare i
lampadari originali che prima non erano a vista.
Le ringhiere e i mancorrenti di colore
nero ricordano il rigore e che il netto contrasto con il chiaro degli
ambienti disegna già di per sé l’idea del nuovo volto dato.
Qui giovani stilisti vengono alla
ribalta grazie al fascino delle loro collezioni dell’anteprima di
lunedì 17 settembre. Non ci è dato a sapere ovviamente ma ci
risulta che neanche gli addetti ne siano al corrente.
Certo è che d’ora in poi il negozio
include una linea che veste anche chi non ha molto da spendere ma
vuole un capo firmato Burberry. Per cui crediamo che se prima era
solo un capriccio passare ed entrare, d’ora in poi potrebbe essere
una tappa fissa per noi turisti italiani.
Un grazie
particolare va alla Dottoressa Micaela Isoli che ci ha amabilmente
istruite sui progetti in da venire che ovviamente non possiamo
divulgare perché privati e perché crediamo che il futuro sia
proprio firmato da questi giovani talenti italiani che purtroppo
ancora una volta solo all’estero hanno la possibilità di
affermarsi.
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