lunedì 12 maggio 2025

Vinitaly 2025 virtualmente presente!

 

Vinitaly 2025 virtualmente presente!


Vinitaly 2025 virtualmente presente!
Quest’anno è andata così!

Non ho voluto rinunciare al mio articolo su questo speciale appuntamento annuale, anche senza esserci di persona. E grazie alle mie Signore del Vino, vi racconto com’è stata la rassegna Vinitaly 2025 per loro.
Ho una grande fortuna nel conoscere queste stupende vignaiole. Provengono da luoghi diversi della nostra bellissima Italia, e per festeggiare la loro collaborazione il prossimo anno brinderemo tutte insieme.
In momento di forte incertezza per le nostre esportazioni ho voluto tastare cosa ne pensano le imprenditrici. Si sa che noi donne siamo sempre sul pezzo e non ci lasciamo scalfire da imposizioni burocratiche.
Ecco di seguito gli argomenti che ho messo in tavola e il riflesso delle loro opinioni sono nei loro calici.
Le ho coinvolte con questo messaggio in whatsapp:
“Ciao Carissima, quest’anno per precedenti impegni non riesco ad essere presente, ma se sei d’accordo l’articolo su Vinitaly 2025 uscirà con le tue risposte a questi temi:
Impressioni  Preoccupazioni Soluzioni   Occasioni  
Conclusioni.
Accompagnate da vostre foto nel vostro stand che mi concederete di pubblicare.
Sarà un bellissimo reportage.
Grazie mille per la collaborazione.
Germana Blandin Savoia”

Ed ecco dopo aver chiuso le porte del Salone di Verona, raccolto i tappi per ricordare, come scaramanzia se sono stati superiori all’anno passato, e fatto rientro nelle loro dimore, arrivano i loro scritti.
In ordine alfabetico e cronologico d’invio mi risponde:

Adriana Franchi- Villa Canestrari


IMPRESSIONI L’edizione si è rivelata positiva in termini di partecipazione, soprattutto considerando che, ad eccezione di WINE PARIS, le principali fiere del settore stanno registrando un calo significativo sia di espositori che di visitatori.

PREOCCUPAZIONI La situazione di incertezza post-Covid continua a farsi sentire. Il mercato del vino non ha ancora recuperato i livelli pre-2020. A complicare ulteriormente il contesto contribuiscono i conflitti internazionali, le instabilità politiche in alcuni Paesi e, più recentemente, la questione dei dazi, che ostacolano il ritorno a una normalità commerciale auspicata da tutti.

SOLUZIONI In momenti come questo è fondamentale mantenere la lucidità: ridurre al minimo le spese non essenziali, evitare decisioni commerciali impulsive e azzardate che, una volta superata la crisi, potrebbero rivelarsi controproducenti. Serve pazienza, visione strategica e grande attenzione nella gestione delle risorse.

OCCASIONI Le vere occasioni, in questa fase, sono rare. Molte delle opportunità attuali sono legate alla necessità di abbassare i prezzi di vendita per far fronte al calo della domanda – più un compromesso che un’opportunità. Tuttavia, questa fase potrebbe offrire lo spunto per ripensare e aggiornare la strategia aziendale, trasformando la difficoltà in una leva di rinnovamento.

CONCLUSIONI Ci attende un altro anno di instabilità commerciale, in particolare sul fronte export. Il tema dei dazi sarà cruciale, non solo quelli applicati al vino italiano, ma anche quelli introdotti a livello globale, le cui conseguenze cominciamo già ad avvertire.                                                                       Per quanto riguarda le fiere (Vinitaly incluso), è auspicabile una revisione al ribasso dei costi di partecipazione. Le fiere restano uno strumento insostituibile per l’acquisizione di nuovi contatti, ma la loro efficacia deve essere proporzionata agli investimenti richiesti.






Rosanna Melchionda- Domus Hortae



IMPRESSIONI Buone, nonostante il periodo buio vi era gente che girava e non per curiosità. Il padiglione Puglia era vivo e traspariva una certa fiducia sia nei venditori che nei compratori.

PREOCCUPAZIONI Molte. Il periodo storico è molto particolare…direi poco prevedibile pertanto ogni volta che non si riesce a guardare al futuro, a fare previsioni, a valutare aspetti economici così volubili, non puoi non essere preoccupato. Investire senza avere la possibilità di guardare un orizzonte non ti permette di essere sereno. Di conseguenza un paese che non guarda al futuro per paura ...resta fermo!

SOLUZIONI Difficile individuare le soluzioni. Credo sia un momento storico in cui le linee guida non sono dettate dal mercato ma dalla storia, o meglio da decisioni di pochi.

OCCASIONI Quelle, come diceva mia nonna, fanno parte della vita. A volte capitano a volte bisogna farle capitare. Io ci sto provando con la seconda.

CONCLUSIONI Se, come dice il proverbio, chi si ferma è perduto, allora credo che comunque non bisogna fermarsi. Anche se il momento storico ci ferma, noi...produttori, imprenditori, consumatori, noi tutti in generale, dobbiamo credere ed essere convinti che le fasi della storia, come le fasi della vita di ognuno di noi, dopo ogni discesa c'è sempre la risalita.

 

Per quest’anno è tutto. Alla prossima edizione!

Da Germana Blandin Savoia

Virtualmente a Verona 6 Aprile 2025

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