Destinazione Brera.
È da tempo che volevo andare.
Brera era
una meta, Brera un mito.
Un sogno realizzato il 3 gennaio 2025.
Inaugurare
l’anno con una immersione nell’arte è stata emozione pura.
Non ho
voluto informarmi su chi era presente e chi no.
Non ho
voluto sapere niente prima.
Volevo solo
essere ammantata dalla grazia che sicuramente mi avrebbe rapita e ammaliata.
Andare per
ammirare, questo è il mio mantra.
Una
esplosione inebriante.
Sale in cui
avrei voluto campeggiare. Cosa c’è di più bello di svegliarti circondata dal
bello? Da ragazza ho avuto questo immenso piacere. Ero con una mecenate che mi
ha accolta per due settimane nella sua casa di montagna. Avevo Ottone Rosai,
Picasso, Pissarro e Casorati nella mia camera. Era come dormire in una
pinacoteca privata. Mi è piaciuto un sacco! È stata una delle più belle
esperienze. Già amavo l’arte, lei non fece altro che aumentare il mio bisogno
di guardare attraverso la pittura, di qualsiasi epoca fosse.
In Brera ho potuto immergermi dentro i colori e dietro le cornici.
Ho imparato molto, del
resto come si dice a Napoli:
“Nisciuno
nasce imparato. E io non lo nacqui!”.
Ho imparato a conoscere grandi pittori considerati minori, ma che minori non lo
sono affatto. Secondo me, anche coloro che non hanno raggiunto la vetta, coloro
che sono relegati ad essere esposti solo negli ingressi e non nei salotti
buoni, ebbene anche questi pittori hanno contribuito a quel racconto che
attraverso i dipinti ci dice com’era l’epoca da loro vissuta.
È sempre
importante arricchire le proprie conoscenze e qui in Brera è successo.
Certo è che
alcuni quadri ero in grado di spiegare il messaggio in essi racchiuso e il
Prof. Sgarbi sarebbe orgoglioso di me, tuttavia è fondamentale continuare a
studiare. E io lo metto in pratica. Il mio babbo un giorno mi disse che dovevo
studiare sempre e di tutto, perché in ogni luogo mi fossi trovata, dovevo
essere in grado di tenere argomentazione.
La vita è
adesso, qui in Brera mi sento felice e questo è già una buona cosa.
Avere l’arte
che ti scorre nelle vene ti fa vedere quello che non hai potuto vedere e vivere
in quelle epoche, ma tangibile è ad esempio l’odore di quelle pietanze
preparate con maestria.

O resti
stupefatta da quella donna che non ha paura di raccontare la sua sofferenza.
O la dolcezza di una Madonna ti svela quanto è dolce l’amore di una madre per la sua creatura.

Questo è Brera!
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